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– Il reato di atti osceni in luogo pubblico è ormai depenalizzato: il colpevole paga solo una multa –

Se la polizia ti trova a fare sesso in auto, rischi solo una sanzione amministrativa, ossia una normale multa. Non costituiscono più reato, quindi, gli atti osceni in luogo pubblico a seguito della depenalizzazione avvenuta quest’anno. È quanto chiarito dalla Cassazione con una recente sentenza.

Chi ha riportato, sino ad oggi, una condanna per aver fatto sesso in luogo pubblico o in un’auto non adeguatamente appartata può ancora chiedere l’annullamento della sentenza di condanna già riportata se questa non è divenuta definitiva: la depenalizzazione ha infatti effetti retroattivi e cancella le condanne già inflitte. L’unico limite per usufruire di questo beneficio (che, in gergo tecnico si chiama favor rei) è che non sia già caduto il cosiddetto giudicato sulla sentenza, ossia la pronuncia deve essere ancora impugnabile (il che non è possibile se sono già decorsi i termini per impugnare o sono già stati esperiti tutti i mezzi di impugnazione).

La logica del legislatore è infatti quella, tra due norme che prevedono due diversi trattamenti sanzionatori, applicare al reo quella a lui più favorevole.

Una legge entrata in vigore quest’anno ha trasformato gli atti osceni in luogo pubblico da reato in un semplice illecito amministrativo: questo significa che il colpevole paga solo una sanzione pecuniaria inflitta dalla Prefettura, senza che la fedina penale rimasti macchiata. Insomma, nessuno saprà mai della condanna al pari di come nessuno può sapere se abbiamo mai subito una multa per eccesso di velocità

In verità, la sanzione economica è piuttosto elevata e va da 5.000 a 30.000 euro. In più, non trattandosi di procedimento penale, non si potrà più sfruttare – come spesso succedeva in passato – la prescrizione del reato quando il processo prendeva per le lunghe. La logica, infatti, delle sanzioni amministrative è opposta: «prima paghi e poi, eventualmente, fai ricorso».

Per evitare, comunque, anche la multa è necessario non trovarsi in luogo pubblico o comunque aperto al pubblico. Ad esempio è considerato illecito fare l’amore in un’auto appartata all’interno del parcheggio di un centro commerciale, in una strada cieca e poco frequentata (perché comunque si tratta di luogo pubblico e la semplice possibilità che anche un singolo soggetto possa passare rende il comportamento vietato), in una piazzola di sosta, anche se con i vetri oscurati dal giornale.

Fonte: La Redazione di http://www.laleggepertutti.it

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